LA RAI SPONSORIZZA (A GRATIS?) L’INCENERITORE DI COPENAGHEN. IMMONDIZIA!

LA RAI SPONSORIZZA (A GRATIS?) L’INCENERITORE DI COPENAGHEN. IMMONDIZIA!
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Per ben due volte importanti trasmissioni #RAI hanno fortemente sponsorizzato gli #inceneritori. La prima volta è avvenuto venerdi’ 30 quando nel’ambito della trasmissione LINEA VERDE LIFE di Rai1 è stato dedicato un vero e proprio spot come se fosse “verità rivelata” a favore dell’ inceneritore di copenaghen con un filmato di almeno due minuti con immagini accattivanti (i soliti sciatori che sciano sul “dorso del camino”) affermando CHE L’IMPIANTO HA “IMPATTO ZERO”.
Poi uno spot simile è stato propinato oggi (domenica 3 maggio) su Rai3 nella trasmissione Kilimangiaro in parte dedicata all’economia circolare dove un sedicente fotografo ambientale Luca Locatelli ha propinato un tentativo di “lavaggio del cervello” sulla bontà (senza alcun contraddittorio) del medesimo inceneritore di nuovo asserito come avente “inquinamento zero” e sponsorizzato come interno alle buone pratiche di “circolarità”.
NELLA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA STAMPA è davvero triste dover assistere a QUESTE “MARCHETTE” ALL’INDUSTRIA SPORCA DELL’INCENERIMENTO”.
Non a caso l’Italia risulta QUARANTUNESIMA nella classifica dei Paesi per la libertà di stampa dopo il Burkina Faso. Se questo è il ruolo del servizio pubblico italiano questa classifica è addirittura benevola.
QUESTE FAKE NEWS DEVONO ESSERE CORRETTE! IMMEDIATAMENTE. Uno. GLI #INCENERITORI AL DI LA’ DI COSA SI PENSI DI ESSI E’ FALSO CHE ABBIANO IMPATTO ZERO! L’UNIONE EUROPEA E LE NORMATIVE DEFINISCE QUESTI IMPIANTI QUALI IMPIANTI A RISCHIO!
L’UE NEL GENNAIO 2017 (in un “driver”) ha definito quale priorità nell’applicare l’economia circolare nel campo della gestione dei rifiuti la riduzione, il riuso e il riciclo dei materiali mettendo bene in guardia contro la possibilità del ricorso agli inceneritori ritenuti in competizione con il recupero di materia ritenuto prioritario e centrale nell’applicare la “circolarità”.
Inoltre è nota la realtà danese dove la raccolta differenziata ha livelli percentuali molto bassi e dove LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI PROCAPITE E’ LA PIU’ ALTA IN EUROPA.
Così come sono note le vicende finanziare di quell’inceneritore sul baratro del dissesto.
Resta da capire IL PERCHE’ DI QUESTO SPOT.
Con il COVID 19 I RIFIUTI CALANO (anche se aumentano i rifiuti sanitari per effetto dei dispositivi sanitari non riciclabili il cui flusso, però, non compensa il calo generalizzato dei rifiuti solidi urbani per effetto della chiusura di molte attività).
Forse Confindustria DEL SETTORE (FISIAMBIENTE DI Chicco Testa alle strette per giustificare i numeri reali dei rifiuti cerca il rilancio attraverso …LE FALSIFICAZIONI.
RIVENDICHIAMO IL DIRITTO DI REPLICA TANTO PIU’ QUANDO L’AFFERMARSI DI POLITICHE DAL BASSO (che ormai in Italia coinvolgono oltre 300 comuni) FONDATE SULLE BUONE PRATICHE #RIFIUTIZERO (che ha portato l’Italia ad essere il secondo Paese europeo a raggiungere i livelli % di RD con il 58,2% …o come mai questo non si dice mai? ) STANNO DIMOSTRANDO CHE IL RICORSO AGLI INCENERITORI è inutile, fuorviante e contrario alle centralità del recupero di materia previsto dai dettami dell’economia circolare.

Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe
vincitore Goldman Environmental Prize 2013